Pittule con il mosto cotto
In osservanza del detto a San Martino ogni mosto diventa vino
Perché: nel Salento la prima frittura delle pittule (Polpette fritte di pasta lievitata) avviene la sera dell’11 novembre per condividerle insieme agli amici assaggiando il vino novello in osservanza del detto a San Martino ogni mosto diventa vino. E’ usanza assaporare le frittelle intingendole nel mosto d’uva cotto.
Ingredienti
Per le pittule:
Un kg di farina di grano duro
25 gr di lievito di birra
Sale
Olio evo
Per il mosto cotto:
2,5 kg di uva negroamaro
Un cucchiaio di zucchero
Impastare la farina con una tazza di acqua tiepida leggermente salata in cui è stato precedentemente sciolto il lievito. Il risultato dovrà essere un impasto molto morbido, quasi cremoso. Coprire con un canovaccio e lasciar lievitare almeno 2 ore.
Successivamente, riscaldare abbondante olio, ungere la mano sinistra, prendere un po’ di impasto e stringerlo nel pugno. Tra il pollice e l’indice emergerà una palline di impasto che dovrà tuffarsi nell’olio.
A doratura ultimata, estrarre le pittule dall’olio e porre su carta assorbente.